Rovella e villa ex Confalonieri-Verri poi Albertoni ed ora casa di riposo

Antico nucleo abitato di Agliate, di cui si ricorda negli annali delle visite pastorali la presenza della chiesa di sant’Eustorgio. Il proprietario, conte Giuseppe dell’antica famiglia dei Confalonieri di Agliate e la moglie Luigia Verri, figlia di Pietro, il famoso economista e letterato, incaricarono l’architetto Giacomo Moraglia di costruire la loro villa padronale in stile neoclassico a cui vollero affiancarono una cappella gentilizia.

Ignazio Cantù né Le Vicende della Brianza, 1836, scrisse che Moraglia “seppe conciliare eleganza e magnificenza nella casa che la contessa Luigia Verri, figlia dello storico Pietro Verri volle innalzare (1825-1827) sulla Rovella d’Agliate, ove è principalmente a vedersi l’oratorio di pianta tetrastila, nel quale troverai anche un San Giuseppe, pregievolissimo fresco del pittore cremonese Diotti” (Giuseppe Diotti, 1779-1846).

Dignitoso esempio di neoclassicismo lombardo, il corpo principale del complesso ha una severa facciata ricoperta nella parte bassa da una bugnatura piatta, mentre la zona centrale del piano nobile e del sopralzo e raccordata da lesene ioniche che sorreggono un timpano.

La villa “la Rovella” è oggi di proprietà di un istituto religioso che l’ha trasformata per decenni in casa di riposo, affiancandogli poi nell’annesso parco un nuovo moderno padiglione.

Perse le decorazioni interne alla villa per il prolungato uso come struttura sanitaria, di integro rimane soltanto l’oratorio gentilizio di San Giuseppe.

Cartoline storiche

Immagini

Immagini storiche

Giovanni Cesana
24 luglio 1923 – 15 luglio 1944

Nato a Carate Brianza nel 1923 e vissuto in una corte, oggi scomparsa, di via Sant’Ambrogio, divenne perito industriale e si arruolò nell’esercito, entrando a far parte del Genio militare come marconista.
Dopo l’8 settembre del 1943 fu deportato nel campo per prigionieri di guerra di Fallingbostel, dove morì il 15 luglio del 1944.
Le sue spoglie vennero sepolte nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo per poi essere riportate a Carate nell’ottobre 2012 a cura della locale sezione dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.