Oratorio della Madonna di San Bernardo

L’oratorio della Madonna di San Bernardo, posto oggi quasi a far da spartiacque nel trafficatissimo incrocio tra le strade che uscendo dal centro di Carate prendono la direzione di Agliate, da una parte, e di Verano dall’altra. Fu costruito nel 1589 attorno ad una preesistente cappellina rurale dedicata al solo San Bernardo che venne così inglobata nella parte absidale della nuova chiesa e che già era dotata di quell’immagine della Vergine, molto venerata dai caratesi, per la quale è stato avanzato un accostamento – a dire il vero un po’ forzato – alla scuola del pittore rinascimentale Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone.

Consacrato anche alla Madonna nel 1619, l’edificio ha avuto una storia travagliata e nel 1786 ha rischiato di essere abbattuto per far posto a un cimitero. Fra il 1721 e il 1773 fu sede di una confraternita locale chiamata dei Condevoti Giovani che si proponeva di rianimare lo spirito religioso che appariva alquanto affievolito e al contempo di incrementare le sempre magre rendite della chiesina. Utilizzato dal 1776 come prima scuola pubblica di Carate, ospitò pure per decenni le adunanze delle istituzioni comunali dell’epoca e nelle epidemie di colera che imperversarono nel corso dell’Ottocento venne adibito a ricovero degli ammalati posti in quarantena. Dopo gli ampi restauri del 1850, quasi all’improvviso nel 1898, grazie al generoso contributo di un privato, in sei mesi venne interamente abbattuto e ricostruito, salvo il campanile. L’affresco della Madonna, attribuito a un seguace del Bergognone, fu staccato, trasferito su tela e posto come pala dell’altare. La facciata fu decorata con cotto lombardo. Sul davanti si ampliò la stretta via S.Bernardo creando un viale di tigli.

Nel 1965 si intervenne nuovamente: il cotto della facciata fu sostituito da marmi e il timpano decorato con un altorilievo di san Bernardo. La pala con la Madonna fu restaurata e riportata all’aspetto originario.

Cartoline storiche

Immagini

Immagini storiche

Giovanni Cesana
24 luglio 1923 – 15 luglio 1944

Nato a Carate Brianza nel 1923 e vissuto in una corte, oggi scomparsa, di via Sant’Ambrogio, divenne perito industriale e si arruolò nell’esercito, entrando a far parte del Genio militare come marconista.
Dopo l’8 settembre del 1943 fu deportato nel campo per prigionieri di guerra di Fallingbostel, dove morì il 15 luglio del 1944.
Le sue spoglie vennero sepolte nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo per poi essere riportate a Carate nell’ottobre 2012 a cura della locale sezione dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.